Concorso “Il Ciuccio Perfetto”

  Mia figlia Carlotta usa il ciuccio più o meno da quando è nata; per lei è stato, fin da subito, un oggetto che aveva il potere di calmarla e aiutarla a rasserenarsi in situazioni di grande stress…oltretutto le concilia il sonno in modo fantastico! Anche ora che ha 2 anni, il ciuccio è il compagno inseparabile quando usciamo di casa per andare all’asilo o quando va a dormire; ora che è grande si diverte anche a sceglierlo con i colori e i disegni che le piacciono di più!

A questo proposito ho trovato molto divertente il nuovo concorso Philips Avent per creare il “ciuccio perfetto“; ovvero la possibilità di giocare con un’app on line per mostrare la propria creatività e realizzare un ciuccio personalizzato. 

Collegandosi a questo Link è possibile assemblare il succhiotto: si sceglie il colore dell’anello e dello scudo, si selezionano una o più decorazioni e, se lo si desidera, si carica la foto del proprio bimbo a cui aggiungere il nuovo ciuccio. 

  Ovviamente non finisce qui…per ricevere in voto tante stellette dai propri amici, è possibile condividere su Facebook l’immagine del ciuccio realizzato. Lo scopo è accumulare voti per riuscire a vincere i premi in palio: tramite estrazione, saranno assegnati 3 EasyPappa Plus 4-in-uno, il nuovo baby food processor che permette di cuocere, frullare, scongelare e scaldare gli alimenti per i bambini (e per tutta la famiglia). E il vincitore finale, scelto da una giuria di cui fanno parte della giuria due tra le principali mamme blogger italiane (Jolanda Restano ideatrice di filastrocche.it e Elena Crestanello, fondatrice di periodofertile.it), si aggiudicherà una gift card da 2.000€ da spendere nel negozio on line di Philips. L’assegnazione del premio avverrà in occasione del MammacheBlog 2016, il raduno delle mamme blogger italiane che si terrà a maggio a Milano.

  Ovviamente io non ho perso tempo: ho creato il mio ciuccio e ho caricato la mia foto, se vi va potete votarla e aiutarmi a guadagnare tante stelline!

Il concorso terminerà il 30 aprile, il regolamento completo è disponibile sul sito www.ciuccioperfetto.philips.it

E voi come lo fareste il vostro ciuccio perfetto?

“F” come FAMIGLIA

La famigliaOggi più che mai in Italia si parla di famiglie; oggi più che mai l’Italia si spacca sul COSA sia una famiglia, chi possa averne diritto e chi, invece, no. Negli ultimi tempi ci si è dati tanto da fare per sparare a zero senza informarsi: dalle scritte sul Pirellone, ai biglietti di Italotreno, ai cartelli SBAGLIATO (spaventosi, lasciatemelo dire) del Circo Massimo, ai commenti sui social in cui si chiedeva a gran voce l’apertura delle gabbie dei leoni del suddetto circo. In questi giorni mi sono chiesta spesso da dove nascesse tutto l’odio sbandierato; a parte le solite (altissime) percentuali di disinformazione, penso che una delle cause principali stia nella profonda paura del non riconoscimento reciproco.

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La scuola del tutto e la scuola del “non posso”

scuola-primariaPer molte famiglie si sta avvicinando l’ora di scegliere la scuola primaria in cui andranno i propri bambini, momento delicatissimo e che riempie di dubbi qualsiasi genitore, inclusa me! Sebbene a mio figlio manchino ancora un anno e mezzo di scuola materna (farà i 5 anni ad aprile), mio marito ed io abbiamo deciso di muoverci in anticipo e cominciare già da quest anno a  valutare le diverse scuole presenti sul territorio del comune in cui viviamo. Informarsi prima su orari, offerta formativa e strutturazione degli istituti è, secondo me, fondamentale per potersi orientare con un po’ più di senso critico. Nel nostro caso esistono 4 scuole elementari; due le abbiamo escluse già prima di andarle a vedere: una perché adotta le 30 ore settimanali di lezione (ovvero 3 giorni 8-13 e solo due 8-16, assolutamente improponibile per genitori che lavorano full time) e l’altra poiché mi è stata sconsigliata vivamente anche da genitori che ci mandano i loro figli a causa dell’organizzazione fisica della struttura (in alcune aree della scuola non ci sono i bagni e i bambini devono attraversare il cortile per poter fare pipì) del basso numero dei docenti di ruolo e della poca attenzione degli stessi nei confronti di bambini che manifestano disagi relazionali e di apprendimento. Ce ne rimangono solo 2: una pubblica e una privata; essendo più che certa del fatto che la differenza tra una buona scuola e una scuola mediocre la facciano le singole insegnanti e non il fatto che sia pubblica o privata, abbiamo deciso di andare a vedere entrambi gli open day per iniziare a farci un’idea. Vi confesso che la cosa mi ha completamente destabilizzato, quindi ora vi racconto la nostra esperienza.

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Il manuale del perfetto genitore esiste! Qui la recensione.

manualeQuando, nel mio studio, qualche genitore mi chiede se esista un manuale del perfetto gnitore, sono solita rispondere con un “mi spiace, ma non è ancora stato inventato“; oggi, invece, sono  qui per dirvi che quel manuale esiste, è davvero ben fatto ed è tutto ciò che può servire ad un genitore dagli 0 anni in avanti. Con un po’ di emozione che voglio presentarvelo in questo post, se potessi scegliere tre aggettivi lo potrei definire: completo, esauriente e appagante. Permettetemi di presentarvelo con l’onore e il rispetto che gli si deve.

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A scuola con le emozioni

maschereIn questo periodo il mondo intorno ci porta sempre più spesso a contatto con emozioni forti e in grado di scuoterci nel profondo, basti pensare che persino la Disney ha deciso di fare un film sull’argomento! Le emozioni fanno parte della nostra vita: nascono con noi e con noi crescono, si modificano, si esprimono. Già, ma come? Quante volte ci è capitato di non riuscire a far uscire quella vocina che urlava dentro di noi? Quante volte ripetiamo ai nostri bambini “stai esagerando!” quando si lasciano trasportare da rabbia, frustrazione o felicità estrema? Beh, imparare a riconoscere e ad esprimere le emozioni nel modo corretto è una delle cose più difficili che si impari a fare nel corso della vita e sarebbe davvero bello poterne già parlare sui banchi di scuola, imparando dall’ABC proprio come si fa per leggere e scrivere. Oggi vorrei raccontarvi di come tutto questo sia possibile, oltre ad essere uno degli aspetti che amo maggiormente del mio lavoro: entrare in classe per l’educazione all’affettività.

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Frullato di anguria per una perfetta merenda estiva!

anguriaL’estate è quasi finita, è vero, ma il caldo c’è ancora e si è sempre in cerca di qualcosa che spezzi la fame, che non sovraccarichi troppo lo stomaco e che, possibilmente, disseti. Tra i frutti più quotati c’è l’anguria: zuccherina, piena di acqua e con una miriade di qualità benefiche e depurative! Unico neo: le dimensioni; le angurie sono davvero grandi e per quanto uno ne mangi, ne avanza sempre in quantità! Come riuscire a esaurire le scorte? Con una semplice idea dai mille utilizzi, assolutamente perfetta per i bambini!

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Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare… e ricominciare a stressarsi!

timesheetSettembre, andiamo.
E’ tempo di migrare.

D’Annunzio iniziava così la sua poesia sul rientro dei pastori abruzzesi dai verdi pascoli estivi; più o meno quello che succede anche anche a noi. Con i primi giorni di settembre salutiamo definitivamente l’aria vacanziera, il sole, i pantaloni corti e ricominciamo con il solito circo che comprende: sveglie ad orari improponibili, staffette degne dei migliori atleti olimpici per portare i bambini a scuola (di qualsiasi ordine e grado) e arrivare al nostro lavoro con un ritardo stimato che sia inferiore alla mezza giornata. Come ad ogni ripresa siamo tutti ricchi di ottimi propositi: palestra, linea, dare meno ascolto al capo, ecc. e come ogni anno il tutto finisce in un guazzabuglio di dimensioni epiche, soprattutto per quanto riguarda le attività extra scolastiche dei bambini. Ed è proprio di questo che vorrei parlarvi oggi…

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Nel blu dipinto di blu: volare con i bambini…

tramontoSì, lo so, è passato quasi un mese dall’ultima volta che ho scritto un post; in mezzo ci sono stati tanti (troppi) impegni di lavoro ed una fantastica settimana di vacanza a Tenerife. Quando a gennaio abbiamo trovato l’offerta eravamo esaltatissimi: volo più albergo per quattro persone ad un prezzo stupendo, abbiamo prenotato sull’onda dell’entusiasmo, saremmo andati alle Canarie!! Già, ma quanto sono distanti da noi? la bellezza di 4 ore di volo…PANICO! Tutti i viaggi fatti fino ad oggi con la truppa o prevedevano tempi inferiori alle 2 ore e mezzo, oppure erano scientificamente organizzati con tappe per far sgranchire le gambe ai bimbi e recuperare noi uno straccio di sanità mentale, ma dall’aereo non si può scendere per una tappa in autogrill… ci vedevamo già proiettati in un misto tra “Mamma ho perso l’aereo” con bimbi e bagagli dispersi per l’aereoporto e un triller sui dirottamenti aerei con Gabri che avrebbe stordito le hostess a suon di domande e Carlotta che avrebbe preso possesso della cabina di pilotaggio dopo aver bussato alla porta facendo l’imitazione del lupo cattivo de I tre porcellini. Fortunatamente, grazie ad un briciolo di astuzia e ai consigli di amici vari che avevano affrontato anche tragitti più lunghi con la prole, non solo siamo sopravvissuti al viaggio, ma ce la siamo anche cavata egregiamente! Eccovi dunque alcune dritte…

1. Selezionare accuratamente la compagnia aerea

Se è vero che nessuna compagnia aerea può rifiutarsi di imbarcare famiglie con bambini piccoli, è altrettanto vero che ci sono alcune compagnie più family friendly rispetto ad altre; soprattutto quando, come nel nostro caso, non siete esattamente figli di Paperon de Paperoni e simpatizzate per i voli low cost. Nella scelta della compagnia con cui viaggerete, verificate quali riduzioni e vantaggi sono previste per le famiglie con i bambini: molte compagnie prevedono biglietti a prezzo ridotto per bambini dai 3 ai 14 anni e per i neonati è previsto il pagamento delle sole tasse aereoportuali…sicuramente un buon risparmio! Se volate in orari pasto assicuratevi che la compagnia scelta preveda pranzi anche per i neonati o, quantomeno, vi dia la possibilità di imbarcare in cabina il necessario per preparare la pappa (l’acqua calda ve la forniranno loro direttamente a bordo).

Noi, personalmente, abbiamo scelto di volare con Easyjet perché, oltre a tutte le caratteristiche sopra descritte ne aveva altre che ci hanno invogliato: la presenza di fasciatoi in TUTTE le toilette di bordo, imbarco privilegiato per famiglie con bambini al di sotto dei 5 anni, la possibilità di arrivare fino alla porta dell’aereo con il passeggino (che sarà poi imbarcato GRATUITAMENTE nella stiva), la possibilità di imbarcare GRATUITAMENTE un seggiolino auto per ogni bambino, e il fatto che siano una compagnia che favorisce e sostiene l’allattamento al seno. Carlotta ha quasi 2 anni e non si attacca più al seno per mangiare da un paio di mesi, tuttavia, il pediatra mi aveva consigliato di attaccarla al seno o darle il ciuccio nelle fasi di decollo e atterraggio per evitare fastidi alle orecchie…l’ultima cosa che avrei voluto era dover litigare con hostess o passeggeri inopportuni!

valige2. Preparate accuratamente le valige

La preparazione delle valige per un volo con i bambini prevede ottime strategie organizzative e una buona dose di pazienza zen! Ogni compagnia ha le sue regole per quanto riguarda il peso massimo concesso per le valige da imbarcare nella stiva e per le dimensioni massime dei bagagli a mano da tenere in cabina; preparare il tutto con intorno due folletti saltellanti può causare crisi di nervi e dimenticanze fatali… per risolvere il problema io mi sono armata di taccuino e penna e mi sono scritta una lista accurata di tutto ciò che avremmo dovuto portarci dietro (dalle carte di imbarco alle formine per giocare sulla spiaggia) e IN QUALE valigia inserirli. Il mio consiglio è di dedicare un intero bagaglio a mano alle attrezzature salvavita, ovvero a tutti quegli oggetti che garantiranno la vostra sopravvivenza in cabina: snack per la merenda (NIENTE LIQUIDI, li potrete imbarcare solo se li acquistate dopo il check in o direttametne a bordo), libricini, pennarellli, album da colorare, pannolini e salviette, farmaci salvavita CON RICETTA MEDICA, frutta (sì, pur essendo un alimento fresco è tra quelli che si possono serenamente imbarcare), ecc. In questo modo sono riuscita non solo a farci stare tutto, evitando sprechi, ma mi è anche avanzato spazio a sufficienza per i souvenire!

ATTENZIONE: creme solari, farmaci, deodoranti, forbicine e rasoi da barba non possono essere assolutamente portati in cabina, dovrete quindi infilarli nel bagaglio da stiva…occhio al peso, però!

3. Controllate i documenti e verificate la salute dei bambini

I controlli sui documenti per chi viaggia con i minori sono molto fiscali; tutti sono intenzionati ad accertarsi che siate voi gli effettivi genitori dei bambini e vogliono sempre vedervi in faccia entrambi. Assicuratevi che TUTTE le carte di identità siano valide per l’espatrio e che non siano scadute e se serve il passaporto, ricordatevi che ogni bambino deve avere il suo personale (che richiede sempre minimo un paio di mesi per il rilascio).
Non sottovalutate la salute dei bambini: tra aria condizionata e giochi di pressione relativi alle fasi di decollo e atterraggio possono giocare brutti scherzi. Se vostro figlio manifesta raffreddori o febbre prima di un viaggio in cui dovete prendere un volo, fategli fare un controllo dal pediatra, anche perché per imbarcare alcuni tipi di farmaci avrete bisogno della ricetta medica! Vi assicuro che non vorreste passare 4 ore con un bambino che piange disperato per il mal di pancia/orecchie/febbre e che i cuccioli hanno un radar speciale per ammalarsi proprio in corrispondenza di vacanze o ricorrenze…da noi Carlotta ha pensato bene di farsi venire 38.5 di febbre due giorni prima della partenza!

un finestrino per due4. Preparate passatempi

Il passatempo migliore e più affascinante per dei bambini è guardare fuori dal finestrino: vedere le nuvole da vicino, scoprire quanto piccina possa essere la terra vista dall’altro è qualcosa di meraviglioso anche per noi adulti! Per tutto il resto attrezzatevi di libretti da sfogliare, album da colorare o con le figurine da attaccare e staccare, qualche gioco da viaggio adatto all’età dei bimbi (es. le carte per giocare ad Uno o alle famiglie) e, se ce l’avete, un bel tablet su cui potrete caricare giochi, film della Disney o le puntate del loro cartone preferito. Per non disturbare gli altri passeggeri sarà sufficiente portarsi dietro delle cuffie.

Beh, non mi resta altro che augurarvi buon viaggio!

Itinerario EXPO coi bambini

mascotte expoEccoci qua, settimana scorsa vi ho dato alcune dritte per come affrontare EXPO con i bambini; oggi, come promesso, vi racconterò quello che è stato il nostro itinerario, in modo da darvi alcune dritte su cosa sia curioso e possa stimolare l’interesse di grandi e piccini. Come accennavo nel precedente articolo, ci siamo fatti a casa la lista dei padigioni che ci interessavano di più, sia perchè ne avevamo sentito già parlare, sia perchè riportavano la presenza di attività adatte ai bambini. Superati i cancelli e fatta una prima pausa merenda, ci siamo tuffati ed ecco cosa abbiamo visto…

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Organizzazione di una giornata all’EXPO2015 con grandi e piccini

expo 2015Ebbene sì, l’abbiamo fatto per davvero…lunedì scorso, a dispetto delle previsioni di diluvio universale e altri disastri, armati di biglietti ed ettolitri di acqua, siamo partiti alla volta dell’EXPO con i bambini a seguito. La strategia di base era la seguente: arriviamo presto, in modo da poter vedere più roba possibile, e fuggire alle prime avvisaglie di esaurimento infantile. Non avremmo potuto nemmeno lontanamente immaginare che li avremmo dovuti trascinare fuori di peso alle 21.30, dopo quasi 11 ore (giuro, ero più stravolta io di loro). Come ci siamo riusciti? Sinceramente non lo so nemmeno io, ma vi racconterò ugualmente la nostra giornata, sperando di convincervi a ripetere la nostra esperienza, perchè ne vale davvero la pena!

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